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Dalla torre di Barbaresco l’appello social della “giovane” Avis di Madonna del Pilone

Il vivace gruppo della frazione di Cavallermaggiore raccoglie iscritti tra follower e iniziative che guardano alle giovani generazioni. L’ultimo è un videomessaggio che riprende un noto spot Tv

Donare il sangue? Non è un affare per soli “boomer”. È il positivo messaggio che arriva da uno dei più piccoli e insieme più attivi gruppi Avis della nostra provincia. Parliamo della delegazione di Madonna del Pilone, frazione di Cavallermaggiore che conta una trentina di residenti appena, ma la bellezza di 165 donatori attivi, provenienti da tutto il circondario, in special modo dai confinanti abitati di Veglia di Cherasco e di Boschetto di Bra. Una piccola, grande platea di volontari e che, per una quota che probabilmente non ha pari in tutta la Granda, è costituita da giovani e giovanissimi. Una concreta dimostrazione che il meritorio messaggio della donazione non ha età e che avvicinare le giovani generazioni a questo importante gesto è possibile, se per cominciare ci si sforza di parlare il loro linguaggio.

“Ci abbiamo provato e devo dire che sta funzionando”, conferma il presidente del gruppo Claudio Testa, frazionista “di ritorno” (vive a Bra) che di mestiere si occupa di marketing (alla Biraghi) e che ha cercato di portare la sua personale esperienza in tema di comunicazione digitale – ma non solo – per dare nuova linfa a un gruppo che in questo minuscolo borgo di pianura ha una tradizione riconosciuta in tutta la Granda, come dimostra il fatto che il suo fondatore, l’indimenticato maestro Giuseppe Rocca, divenne anche presidente provinciale dell’associazione per quattordici anni.  

“Cerchiamo di portare avanti quella tradizione, provando a dimostrare che anche una piccola Avis come la nostra può dare un contributo in termini di innovazione”,
 spiega Testa, mentre ricorda gli oltre 3.500 follower che seguono le pagine social del gruppo attraverso Instagram.
“Non vogliamo fare chissà quali proseliti, ma piuttosto trasmettere i valori che sono quelli propri della nostra associazione, quelli di intere comunità che anche sull’importanza di donare al prossimo una parte di sé costruiscono le basi del nostro vivere civile”.

Anche grazie ai post, ai video, ai ‘reel’, a messaggi concepiti in una forma capace di parlare ha chi ha meno di trent’anni i proseliti però arrivano, pur in un momento storico che vede le associazioni di donatori in difficoltà a recuperare i numeri del pre pandemia. Nel 2021 a Madonna del Pilone si sono presentati 17 donatori in più, e quest’anno i nuovi soci sono 30.

“Cerchiamo di parlare ai giovani, di utilizzare il loro linguaggio – continua il presidente –, cosa che spesso un po’ tutte le associazioni fanno fatica a fare”. Anche da qui scelte come quella di cambiare di accantonare per un momento la tradizionale “bagna caoda” organizzando invece una cena col ‘giropizza’, di venerdì, alla quale tanti ragazzi hanno partecipato alla fine di agosto per finire la serata in discoteca.

O come la bella iniziativa che lo stesso Testa ha messo a punto con alcuni dei soci più giovani e uno storico amico del gruppo, il fotografo braidese Tino Gerbaldo“Tino non dona più, per raggiunti limiti di età – spiega il presidente –, ma di buon grado ha deciso di mettere a disposizione la sua grande professionalità nel campo delle immagini aiutandoci a girare un piccolo spot che abbiamo deciso di realizzare in uno dei luoghi panoramici più suggestivi della provincia, la torre di Barbaresco. Anche grazie alla cortesia di Nader, gestore della torre, abbiamo realizzato un video che si ispira alla pubblicità di una nota compagnia aerea, da pubblicare sulla nostra pagina Instagram”.

“Donare con noi ti fa stare bene come un panorama mozzafiato”, si legge sui cartelli sfilati in cima al mastio medievale sulle note di Caparezza e sullo sfondo delle Langhe. Un messaggio ora visibile sulla pagina Instagram del gruppo (clicca quiche l’Avis di Madonna del Pilone vuole lanciare a tutti i ragazzi della nostra provincia.  

Fonte Targatocn.it

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